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Domenica, 22 Settembre 2013 15:05

EMULARE SEGOVIA (Quaderni dell'Accademia Chigiana XLVI 1994)

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da "Andres Segovia a Siena" (Quaderni dell'Accademia Chigiana XLVI 1994) EMULARE SEGOVIA (di FLAVIO CUCCHI)

Come tutti i grandi artisti, anche Segovia ha avuto legioni di imitatori. Gli stilemi Segoviani (l'elasticità inconfondibile del fraseggio, i colori caratteristici del suo suono, il particolare modo di concepire l'interpretazione), sono noti a tutti e hanno influenzato generazioni di chitarristi. Imitare un Grande è una forte tentazione, ma il rischio è quello di duplicarne le caratteristiche più esteriori rendendo vezzo superficiale ciò che era sincera forza interpretativa. Questo rischio è ancora più presente quando si cerca di imitare uno stile così decisamente personale come quello di Segovia. C'è tuttavia una qualità del Maestro che si può cercar di emulare senza cadere nell'imitazione: si tratta di un atteggiamento spirituale piuttosto che una serie di soluzioni tecnico-espressive, ed è la chiarezza e la forza con cui esprime il suo pensiero musicale. Segovia dà sempre l'impressione di non avere il minimo dubbio sulle sue scelte ed è questa serena certezza il carisma che per decenni ha fatto trattenere il respiro alle migliaia di persone che assistevano ai suoi concerti. Se c'è una lezione che ho imparato dal Maestro è stata questa: la chiarezza delle proprie intenzioni e la convinzione personale sono l'onda portante su cui viaggia il contenuto musicale, e senza questi elementi l'interprrtazione si svuota di vitalità e scade nell'accademia. Sono questi gli ingredienti che rendono un'interpretazione interessante o noiosa, e del resto si sente subito, (e si accende l'interesse), quando un interprete si prende responsabilità del proprio personale punto di vista e lo propone con autorevolezza. Segovia questo genere di certezza l'ha avuta al massimo grado, unita a quel particolare distacco del grande artista che non "deve" giustificare le proprie scelte musicali ma agisce spinto dalla motivazione più sublime: che gli "gusta" così. E questo è un lusso che solo i Grandi si possono permettere.

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